La Vita è Tutta Una Traiettoria

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sabato 21 marzo 2015

La VFR se n'è andata.

Erano poco più di 10 anni che era con noi. L' avevo comprata nel Gennaio del 2005 come seconda moto. Il primo Agosto del 2004 io e la mia dolce metà eravamo andati a fare un giro di circa 350 km con la CBR 900 RR del 2000 (Fireblade). La destinazione finale era Lugano, per vedere i fuochi di artificio per l'anniversario della confederazione elvetica. Eravamo arrivati a destinazione acciaccati al pari di un mandarino usato per giocare a baseball. Ricordo che entrambi avevamo dolori alle mani, alla schiena, al culo, alle ginocchia. Neanche avessimo fatto la maratona di New York. Finiti i fuochi, arrivato il momento di tornare a casa, avremmo quasi preferito coprire a piedi il percorso Lugano - Como,  talmente provati dall'esperienza.
Eppure non era il primo giro lungo con la CBR. Lei era rimasta la stessa. Eravamo noi invecchiati. Quindi la decisione di affiancare alla CBR una moto decisamente più comoda. La scelta era ricaduta su una VFR 800 del 1998. 20200 km tenuta abbastanza bene. Io e mia moglie eravamo partiti con macchina e carrellino alla destinazione di San Pietro in Gu (PD) e ce l' eravamo portata via per 4000 euro.
A Marzo del 2005 avevo venduto la CBR e lei, la nostra VFR 800, era rimasta l'unica moto di famiglia. Da li a due mesi ci avremmo fatto la mistica esperienza del Tourist Trophy ed in seguito giri a profusione nonché esperienze in piste come Monza, Varano, Franciacorta, San Martino del Lago. Certo non era una supersportiva, ma si difendeva molto bene anche tra i cordoli. Con somma soddisfazione di chi scrive. E nel Giugno del 2008, io e la VFR, avevamo iniziato anche la fantastica avventura del Nurburgring. Una favola durata fino al Luglio del 2013. Io mi sono divertito. Lei di più. Ogni volta che eravamo vicino alla partenza per una trasferta in "Terra Santa", la guardavo nei fari ed era come se lei fosse contenta di ciò che stava per accadere. Oserei dire sorridesse. 
Poi la sbandata per la BMW K1200R. Ma mi ero ripromesso di non vendere la VFR. Me la sarei tenuta in bella vista nel garagino. Per la gioia dei miei occhi. Ma soffrivo a vederla prendere polvere. E sono sicuro che lei soffrisse a non poter sfogare i cavalli del suo quattro cilindri a V. Con la distribuzione a cascata di ingranaggi. Mica quello con il Vtec. Quindi qualche mese fa la decisione, sofferta e combattuta, di venderla. Al giusto prezzo. E non al primo venuto. Volevo che andasse nelle mani di qualcuno che l'avrebbe trattata come si deve. Grazie al mio amico Marco, che ha fatto da confessore, consigliere e fidatissimo intermediario, l'ho venduta a Enrico. Quest'ultimo non ne è a conoscenza, ma c'è mancato poco che gli facessi firmare uno scritto dove mi promettesse di trattarla come si conviene ad una moto del suo rango. Gliel'ho detto a voce. Come gli ho detto che entro due anni dovrà onorare l'adesivo del Nurburgring che ho attaccato sulla carena, andando almeno a farci un giro. Non importa a quale andatura. Se non lo farà glielo staccherò. Giuro. 
Oggi Enrico è venuto a prenderla. Le ho dato un ultimo bacio sul cupolino ed una carezza sul serbatoio. E, con sofferenza (molta), l'ho vista andare via.
Grazie di tutto VFR.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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