La Vita è Tutta Una Traiettoria

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sabato 10 novembre 2012

L'effetto giroscopico

Lasciamo stare la definizione che ci viene data da Wikipedia, piuttosto che dall'enciclopedia Garzanti. Per il motociclista a cui piace mettere le manine sulla propria moto, la cosa importante, legata all'effetto di cui sopra, è quella di diminuire il peso sulle masse che hanno il contatto sull'asfalto. Ecco perchè mettere cerchi o dischi piú leggeri, specialmente all'anteriore, significa avere una moto piú maneggevole e reattiva. 
4 anni e 15000 chilometri fa, ho fatto un acquisto davvero conveniente. 120 euro per due dischi freno flottanti nuovi, di marca Beringer, al momento, sono stati un grande affare. I motivi? Sono partito da quelli tecnici, che tradotto significava che magari avrebbero frenato di piú di quelli originali e che, essendo i dischi flottanti, sarebbe stato difficile deformarli, arrivando a quelli estetici, visto che il mozzo di questi dischi era di colore nero e quindi faceva pendant con tutta la moto. Mi sono reso conto da subito di quanto fossero piú pesanti di quelli di serie. Le misurazioni non davano adito ad altro responso: gli originali spessore 4.5 mm, Beringer 6.0 mm, mentre riguardo il peso, ho effettuato il controllo con la bilancia, ma non l'ho annotato da nessuna parte. Sulla mia memoria non ci posso contare, quindi non ricordo. E se qualcuno insiste, mi avvalgo della facoltá di non rispondere... Comunque sia erano piú pesanti. Mi sono sentito piú figo non appena messo le ruote fuori dal garage. All'inizio credo di avere evitato 4 o 5 tamponamenti. Ogni vetrina era una nuova occasione per ammirare la moto con i nuovi dischi... La frenata era un pelo migliore. Ma niente di eccezionale. Dovevo peró impegnarmi di piú per fare voltare la moto e tenerla giú nelle pieghe. Con conseguente postura innaturale dei piedi sulle pedane e delle ginocchia nel momento della piega. Prima ho dato la colpa alle pedane, piú corte, della Rizoma, poi alle molle della Hyperpro (anche se un pochino hanno fatto la loro parte). Infine ho pensato ad un completo rincoglionimento del sottoscritto. I primi segni di senilitá precoce. In un mondo dove la vita media si allunga, avere problemi di rimbambimento senile a 44 anni, non è proprio il massimo. In piú la prima volta che lavo la moto, voilá surprise (del resto sono di marca francese...). I dischi formavano una patina di color ruggine. Minchia! Ho comprato dischi di latta?  Che non siano d' acciaio? Che siano in ghisa? Che abbia pigliato un'inculata? E via ad una valanga di mail alla Beringer e al loro distributore ufficiale. E poi ancora post sui siti di moto alla ricerca di una risposta soddisfacente. Che non è mai arrivata. Beninteso: nulla che non si risolvesse con la prima pinzata del giro di turno. Ma era una cosa a me sconosciuta. E che mi dava noia. In tanti anni di moto non ho mai visto un disco arrugginirsi. Un dubbio sulla bontá del prodotto a livello di sicurezza, mi è passato per la testa. Ma piú li usavo e piú mi rendevo conto che da quel punto di vista non c'era il minimo problema.
Ma prima o poi tutto si risolve.
Ve la faccio lunga tanto oggi non ho un beato cazzo da fare. Decido di far montare il manubrio alto, di cui ho messo le foto nel post precedente. Da li a poco partiró per il Nurburgring. Nel frattempo mia figlia cresce e sta frequentando il corso di nuoto e quello di pattinaggio. Mia moglie lavora sempre nello stesso posto, io anche, e siamo sempre alla mercè di due rompicoglioni. Il carovita è sempre piú....caro. E non ci sono piú le mezze stagioni. La sto facendo un pó troppo lunga? Ok, ok. Vado al punto. I dischi, a velocitá prossime allo zero, fanno un casino esagerato. Probabilmente sono le pastiglie. Fatto stá che non sopporto piú neanche il fatto che si formi la famosa patina color ruggine. Quindi li vendo. E decido di rimettere i dischi originali. Al primo giro in moto, L'ILLUMINAZIONE! OHCOMECAZZOVAMEGLIOSTAMOTO!!!!  Al secondo giro ne ho la conferma e quasi mi commuovo. Nei cambi di direzione ora è un fulmine! Nello scendere in piega anche! Che gusto impagabile andare in moto ora! Che gioia! Che gaudio! Non ho neanche il tempo di ragionarci sopra che il mio cervello finalmente realizza: la colpa del maggior impegno nella guida della belva era dovuto alle poche centinaia di grammi in piú applicati all'avantreno. E del loro maggiore effetto giroscopico. Ora lo so. Come so che tutto ha uno scopo nella vita. Persino le menate di mia madre. Quando mi diceva di studiare di piú. La mia mente sarebbe stata piú aperta e sveglia e avrei capito immediatamente la stupidata che stavo facendo montando quei dischi. Se non altro mi sarei divertito di piú in moto negli ultimi quattro anni.