La Vita è Tutta Una Traiettoria

La Vita è Tutta Una Traiettoria

sabato 16 novembre 2013

La trasferta segreta.

Talmente segreta che non ne posso parlare. Dico solo che è stata F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!!!





 



 
 
Aggiungo che a un certo punto un'autovettura davanti a me ha messo la ruota posteriore sinistra nell'erba al T13. E ho visto uno scintillio. Chissà cos'era......?! :-)))
 

giovedì 14 novembre 2013

Chi non trasferta in compagnia....

Ce l'ho fatta. Dopo mesi, mi sono deciso a scrivere della trasferta "mista" fatta tra il 29 Maggio ed il 2 Giugno di quest'anno. Chiedo venia in anticipo per le minchiate che potrei scrivere, ma 5 mesi e mezzo, potrebbero avere annebbiato la mia, già labile, memoria.
Questa trasferta era stata preventivata. Abbiamo dovuto farlo. Ognuno con i propri impegni, è stato necessario fare in questa maniera. Questa volta eravamo in 5:
- Enrico (il Paracarro) con la sua Honda CBR 1100 XX;
- Alessandro (Mr. Sanguefreddo) con la sua bella BMW Coupè;
- Jacopo (il Gigi, che sarebbe dovuto venire su con la sua Peugeot 205, ma che purtroppo si era "allagata" e che nell'occasione ha "scroccato" un passaggio ad Ale);
- Marco (T13, poi spiegherò il perché del soprannome...) con la sua VFR 800;
- Roberto (il Babbione, in arte Capirobi) con la mia fidatissima VFR 800. 
 
La data della partenza arriva, ma come tutte le cose che agogni, sempre troppo lentamente. Il punto di incontro è stato fissato al Fox Town di Mendrisio, alle 07,30. Per tutti. Sia in macchina che in moto. Il viaggio lo faremo separatamente. Le moto per i fatti loro. L'autovettura anche. Ma piove che Giove Pluvio la manda. Ed in più in autostrada svizzera, in direzione Lugano, c'è la consueta coda dei lavoratori. Loro vanno a farsi il culo, ma noi no. Noi stiamo per partire per il Nurburgring. Vaffanculo il lavoro. Comunque sia, proprio a causa della coda, Alessandro e Jacopo, non presenzieranno al briefing pre-partenza e proseguiranno via dritti, per non perdere troppo tempo nella bolgia, cosa che a noi in moto, può fregare relativamente. Io, come di consuetudine, mi fermo al bar "La dolce vita" per un cappuccino ed una brioche alla Nutella. Poi arrivo da Marco ed Enrico. Saluti, abbracci e si inizia il viaggio. Tutto nella norma, per quanto una giornata di merda con pioggia, possa essere considerata normale. Ma il peggio deve ancora venire. Infatti alla fine del tunnel del San Gottardo, lo scenario è questo:
 
 
 

 
 


Ussignur!!! La neve! Sei anni che vado su, ma la neve a Maggio, non mi è mai capitata! Fa' un freddo cane! Vedo, e mi sa che non sono il solo, Babbo Natale con la sua cazzo di slitta renne-munita! E, ma non ci giurerei, mi è pure sembrato di vedere un orso bianco. Manca solo di iniziare ad ululare sotto il casco. Ma noi siamo uomini con le palle (al momento gelate), e allora continuiamo imperterriti. D'altronde abbiamo con noi un rappresentante degli Spartani (Enrico). Vogliamo mica fare figure di merda, vero? A un certo punto però, abbiamo deciso che una pausa per qualcosa di caldo non è una brutta idea. E in quest'occasione mi accorgo che i soldi che avevo messo in una tasca dell'antipioggia sono affogati!






Il bagno fortunatamente è fornito di asciugatori ad aria e non di salviettine. E dopo un quarto d'ora riesco a "rianimare" la carta moneta.

Finalmente in Francia, il tempo cambia un po'. E' ora di pranzo. I nostri stomaci ed i serbatoi delle nostre cavalcature, reclamano un rifornimento. Eccoci fermi in un autogrill dei cugini d'oltralpe. Notare il gesto atletico del nostro Paracarro per evitare di "sporcare" la foto delle nostre motine. Alla faccia dei ballerini del Bolshoi. Più di cinquant'anni e non sentirli! :-)))




Fino a che, guidati dal sapiente Gran Visir delle strade d'Europa, sempre Enrico,  finalmente giungiamo in "Terra Santa". Eccoci ai "box", appena arrivati da Edgar (http://www.pension-muehlenhardt.de/). :-)




Portiamo i bagagli nelle nostre regali stanze e poi ci diamo alla manutenzione delle nostre moto. Dopo 750 chilometri è necessario.

Nei giorni a venire sarà un tripudio di emozioni! Curve, controcurve, pieghe e accelerazioni, frenate. In discesa, in salita, in contropendenza o quasi prendendo il volo!!!  Con il fiato corto se non addirittura in apnea. Con tutti i sensi all'erta ed i muscoli allo spasimo!!!

 
 




 


 
 
















Il meteo è alquanto stupido e alterna momenti di asciutto a momenti molto bagnati. Se fossimo stati in un film porno quest'ultimo aggettivo, ci sarebbe piaciuto un sacco. Ma purtroppo non è così e quindi, a noi in moto, è toccato saltare qualche turno.
Mentre Ale e Jacopo si sono potuti divertire alla faccia nostra.










Per fortuna l'asciutto torna anche per noi. Quindi si salta in sella e via!  Non è soltanto guidare su semplice asfalto. Il nostro più intimo "io" si eleva in questo luogo mistico. Entriamo in una realtà parallela, dove per una decina di minuti, non siamo sulla Terra, ma fluttuiamo nell'infinito... E' pura estasi! 



 
 














   
 
 
 
 
  
 
 

 
 
Ad un certo punto del secondo giorno siamo nel parcheggio a chiacchierarcela. Marco ha finito i giri nella scheda. E quindi, mi viene naturale esclamare: "Marco sali con me che entriamo insieme". Un "DAVVERO!?!?!?!" è la sua risposta e due secondi dopo me lo ritrovo con le chiappe sul sellino posteriore. L'unica cosa è che non ho il tempo materiale ed il giusto attrezzo per poter dare un paio di tacche di precarico all'ammortizzatore posteriore. Sono sicuro che avremo problemi di assetto, ma entriamo lo stesso.  Con noi c'è anche Enrico. Il mio ego smisurato, mi fa pensare di poter guidare come se Marco non ci sia e quindi di poter raggiungere Enrico e passarlo! Chissà in quale cazzo di film! Però sarebbe stato bello farlo: "sai che ridere se ci riusciamo?", mi dicevo sotto il casco. Sarebbe stato il nostro zimbello per almeno i 5 anni a venire!!! Ma la moto non sta in strada e se gli avessi dato troppo gas, avrebbe decollato, tanto l'avantreno è scarico. Ma il bello arriva al Karussell. Facciamo un'entrata assassina. Troppo. La fisica è contro di noi. Non appena entriamo sui lastroni di cemento, dopo avere percorso 10 metri, la moto allarga traiettoria e parte per la tangente facendoci uscire dalla compressione. Ho visto un botto di muschio vicino al guard rail. Pensavo saremmo andati a raccoglierlo. Nel presepe ci sta sempre bene..... Fortunatamente finiti i lastroni, c'è l'asfalto. Siamo salvi. Anche se, nostro malgrado, abbiamo dovuto dare l'addio al sogno di "umiliare" Paracarro..... :-))))))
 
Enrico, adesso potrai vantarti di essere riuscito a starmi davanti! :-)))))
 
Comunque sia io e Marco ci siamo divertiti. Anche se a giudicare dalla foto, mi sono sollazzato di più io. Marco dallo scatto sembra un pelo preoccupato. Metto il link del fotografo (non mi lascia copiare la foto), guardate a pagina 8, sesta fila. foto centrale:

http://nordschleifepics.com/redirect.php?link=4474&name=ms-ringpics

Questa trasferta è stata anche l'occasione per festeggiare Marco che diventava più vecchio (sigh!) di un anno. Proprio al Ring! Abbiamo pensato che il regalo migliore potessero essere altri 4 giri in Paradiso. Peccato che ne abbia potuto fare solo uno. Infatti nel primo giro della nuova tessera regalo, una volta arrivato al T13 (curva dove il vecchio ed il nuovo circuito vengono collegati in occasione della 24 ore e delle VLN), Marco perde aderenza e cade! Riesce a tornare nel parcheggio. Io sono proprio lì che cazzeggio. Credo insieme al Gran Visir delle strade d'Europa. Marco arriva e fa un cenno verso la sua saponetta destra. Ma non è quella che vuole fare notare. Quando mi accorgo di quello che è successo, i coglioni mi cascano da fuori la tuta. Fortunatamente i danni non sono ingenti. Quindi torniamo ai "box" da Edgar. In queste foto c'è Marco appena dopo la caduta. Beato lui che sorride.....


 
 
 


A parte la carena destra e qualche altro pezzo di plastica abrasi, il problema più grande rimane il fatto che abbia perso una pedana, che si è staccata di netto dal supporto, che fortunatamente è rimasto integro. Edgar, che non finiremo mai di ringraziare, mette mano ai suoi attrezzi et voilà:




Così Marco potrà tornare a casa. Senza fare acrobazie. A tutti noi, però, è venuta un po' di tristezza. Lo sappiamo che non c'entriamo nulla con l'accaduto, ma ci sono venuti i sensi di colpa per avergli regalato 4 giri. Forse sarebbe stato meglio un altro presente. I 3 giri restanti li compro io, visto che, insieme ad Enrico ci fermeremo fino al 2 di Giugno, mentre Ale, Jacopo e Marco partiranno il giorno successivo, il 31 Maggio.

Ecco un video che dimostra come ci prendiamo cura delle nostre moto:




E un altro che vi mostrerà il gattone della madre di Edgar, e chi è quest'ultimo:






Da non dimenticare le mangiate luculliane in ristoranti dove ormai consideriamo i proprietari amici: a "La Lanterna" a Kelberg e "da Giulia" ad Adenau.
Ma il momento della partenza arriva anche per noi. Anche se con due giorni di ritardo. E con lui anche la malinconia. Quando sei al cospetto della Nordschleife vorresti avere tutto il denaro e il tempo del mondo. Non per fare lo sborone, ma per passare tutto il resto della vita li dentro. Come mia figlia, quando non vorrebbe mai scendere dalla giostra.

Qualche settimana dopo il nostro ritorno, ricevo queste foto:







Bravo Marco! L'incidente non ha scalfito minimamente la tua tempra. Il Nurburgring ti è entrato nel sangue. Sei diventato un drogato. Del Ring. E come te anche Enrico, Alessandro ed io. L'unica sfiga è che per andare a prendere la nostra "dose" dobbiamo farci un mucchio di chilometri.

Ma ne varrà la pena. Sempre. 

sabato 20 aprile 2013

La trasferta perfetta.

Solitamente ogni anno conto di fare due/tre di viaggi in "Terra Santa". Come faccio da sei anni a questa parte. Solo che a differenza degli altri anni, nei quali fissavo anzitempo tutti i periodi nei quali andare a Nurburg, quest'anno ho deciso che, a parte la trasferta dal 29 Maggio al 2 Giugno prossimo, che andava per forza prenotata con largo anticipo per via del fatto che i compagni di merende hanno l'esigenza di doverlo fare, le altre le fisserò all'ultimo momento. Nel caso specifico all'inizio della settimana che andava dall'otto al quattordici di Aprile, ho iniziato a dare un occhio al meteo per vedere che cosa si poteva fare. Anni di cultura meteo mi hanno insegnato che le previsioni così a lungo termine non sono attendibili, ma possono comunque dare grossomodo un'idea di quello che potrebbe essere. Dopo tre giorni di osservazione del meteo a Nurburg sul sito Wetter.de, considerato che erano previste belle giornate, con temperature che andavano dai 16 ai 20 gradi, e che nulla mutava, l'undici di Aprile ho consegnato le mie ferie al capo. Precisamente dal 14 al 18 Aprile. Venerdì 12 sono arrivate le nuove borse per la moto, mentre il giorno dopo le ho riempite con tutto ciò di cui abbisognavo. La borsa da serbatoio è stata usata quale officina ambulante. Al suo interno ci sono andate chiavi varie, spray per la pulizia e la lubrificazione della catena, kit riparazione pneumatici, pastiglie anteriori nonché il manometro. Nella borsa da sella, da ben 80 litri, ho stipato: la tuta in pelle, gli stivali ed i guanti da pista, tre paia di mutande, tre di calzini, un paio di jeans, una maglia a maniche lunghe, un maglioncino leggero, un pile, i caricabatteria, la protezione per il petto, quella per le anche, un libro ed il nécessaire per il bagno. Ho puntato la sveglia alle 4:50 e un'ora più tardi, dopo avere salutato la mia dolce metà e la mia piccola peste, lasciavo casa.
 
 
 




 
 
 
La vera partenza è avvenuta alle 06:45, dopo avere fatto colazione al bar "Dolce vita" di Ponte Chiasso con brioche ripiena di Nutella e cappuccino, due chiacchiere con Salvatore (il proprietario) e Marcella, avere acquistato la vignetta svizzera (da una "simpaticissima" guardia di confine svizzera...) ed infine aver fatto il pieno di benzina. Il viaggio l'ho fatto in sette ore e un quarto. Mi sono fermato giusto il tempo necessario per mingere e fare benzina. Arrivato non ho potuto fare altro che constatare quanto le previsioni, per la domenica, fossero state azzeccate: era bello e faceva caldo! Ho salutato Edgar (www.pension-muehlenhardt.de), ho scaricato la moto, ho abbassato la pressione agli pneumatici e mi sono fiondato al chioschetto "Dottinger Hohe", dove mi sono imbottito di quella cosa di carne pressata, che non è il solito hamburger, (chi l'ha mangiata, e Alessandro non lo ha fatto, sa di che cosa sto parlando) patatine e acqua rigorosamente gassata, per il rutto liberatorio a fine pasto. L'apertura nella Nordschleife è prevista per le 17:00. Alle 16:58 sono davanti alla biglietteria dove do 10 biglietti da 50 euro in cambio di una carta di plastica contenente 25 dei migliori giri al Ring in commercio. A prescindere che lo siano davvero o meno, visto il costo, migliori lo saranno per forza.... 'Tacci loro!!! Alle 16:59 chiedo alla ragazza del botteghino se saranno puntuali nell'apertura. Lei mi risponde con sofferenza, neanche fosse con le ginocchia sui ceci,  che potrebbero ritardare di 10/15 minuti. Come se l'addetto all'annuncio avesse sentito la minchiata detta dalla ragazza, alle 17:00 in punto l'altoparlante rimbomba con un "ACHTUNG, ACHTUNG NORDCHLEIFE IST OFFEN!!!". Volo alla moto ed in men che non si dica la tessera è appoggiata alla colonnina: manca solo che dica "arrivederci e buon viaggio". Sono infoiato e non ho tempo per i preliminari e voglio andare subito al sodo. L'olio è in temperatura. Sto solo attento a dare una scaldatina ai nuovi pneumatici, ma giusto per qualche curva e poi via, come un cinghiale nella stagione dell'accoppiamento. L'asfalto corre veloce sotto di me e quando arrivo poco prima della "Lauda Curve" quasi mi viene una sincope! L'asfalto è tutto color terra a parte due strisce nere che evidenziano il maggior passaggio di auto e moto proprio in quel punto, ma per il resto e fino a tutta la Bergwerk sembra che ci sia stata una transumanza! Ma vuoi vedere che per arrotondare le entrate hanno autorizzato il passaggio di mufloni e bufali nel Ring??? Passo come fossi sulle uova il punto incriminato e poi di nuovo via con il gas spalancato! Vado come l'Orlando Furioso e faccio cinque bellissimi giri conditi da qualche grossa cazzata. Come quando ad un certo punto della Kesselchen mi ritrovo ad andare a funghi  avendo chiuso un pelo troppo la traiettoria, oppure quando dopo il Flugplatz ancora un po' facevo un incontro ravvicinato con il guardrail.... Mi rendo conto di non aver tenuto in considerazione un fatto importante: sono stanco! Decido che per oggi basta così. Doccia, un buon filetto da Giulia e poi a nanna. Il giorno dopo è quasi la fotocopia di quello precedente. Questo è ciò che vedo dalla finestra appena mi alzo.
 
 
 



 
 
 
 
Fino alle 14:30 circa. Quando inizia a piovere! Questo le previsioni non lo dicevano! All'apertura sono comunque all'ingresso della Nordschleife. Ha smesso di piovere. Quindi entro e faccio un giro, ma l'asfalto in alcuni punti è bagnato. Decido di ingannare il tempo in attesa che asciughi la pista, appiccicando, finalmente, l'adesivo del Ring sulla moto. Neanche il tempo di finire che ricomincia a piovere. Quindi torno da Edgar ed attendo momenti migliori. Che non arriveranno. Sarà per il giorno a venire.
In effetti il giorno dopo è meglio. Ma lo scoprirò solo verso le undici, perché appena sveglio il paesaggio si presenta così:
 
 



 
 
L'apertura è alle 17:30. Sono anche munito di una microcamera che ho nascosto sotto il giubbino Airbag. Basterà aprire solo un pelo la cerniera e fare partire la registrazione. A dire la verità il giorno prima avevo tentato l'esperimento di affrancarla alla tasca sinistra di detto giubbino, ma non si vedeva una beata cippa, così oggi ho cambiato posizione. Faccio cinque giri da URLO!!! Entro e ancora più di domenica, non lesino con la rotazione del polso. La moto corre come fosse sui binari, merito anche dei nuovi pneumatici Bridgestone Battlax BT 016 PRO, che rendono più stabile la belva e le donano un feeling inaspettato. Ci sono curve da ginocchio che solca l'asfalto alla Hatzenbach, talvolta tra la Wippermann ed Eschbach, alla Brunnchen ed alla Eis Kurve, e ancora alleggerimenti dell'avantreno quando si decolla al Flugplatz, al cambio di direzione tra Kesselchen e la Mutkurve, quando si affronta la discesa assassina di Pflanzgarten I (dove a volte decolla anche il posteriore...) e quella ancora più terrificante di Pflanzgarten II o tra Pflanzgarten II e poco prima di Schwalbenschanz. Un fiume inarrestabile di adrenalina con il cuore che chiede pietà ed i muscoli che sono tesi a contrastare forze che sono molto più grandi di me. In sintesi un orgasmo! E pure multiplo!!! Ora qualche foto, in ordine sparso (i filmati purtroppo non ci sono perché la videocamerina non ha registrato...).



 
 



 
        
 
 

 
Il 17 Aprile è una giornata stupenda. Vado a fare visita a Paolo. Egli era il socio di Francesco alla NeedForRing. Ora si sono divisi e Paolo ha aperto un officina meccanica a Meuspath dove si occupa di macchine che corrono nelle varie gare che si svolgono al Ring e affitta qualche camera, insieme alla moglie. Se volete contattarlo la sua mail è: pizzo781@gmail.com
L'apertura delle 17,30 arriva quasi senza che me ne accorga. I cinque giri che faccio sono quasi la fotocopia di quelli del giorno precedente. Quindi una meraviglia! Altre foto in ordine sparso.
 
 

 
 










Alla fine sono stanco e felice e non cedo alle lusinghe del dannatissimo "ultimo giro". Ora sono a quota 193 in totale. Va bene così. Mi fermo a respirare a pieni polmoni. Anche questa volta ce l'ho fatta. Pure stavolta ho corso senza lesinare con la manopola del gas, facendo il massimo di quello che potevo fare e sono soddisfatto di me stesso. A mio favore c'è stato un tempo a dir poco favoloso che ha reso il tutto di gran lunga più bello. 
L'ho aspettata tanto. E l'attesa non è stata vana. E' stata la trasferta perfetta.
 

mercoledì 10 aprile 2013

La trasferta è come il Natale, quando arriva, arriva

Qualcuno ha cercato di rovinarmi la festa. E non sono state mia moglie e la mia piccola peste. E non è stato alcuno che faccia parte del parentado. Si è trattato di qualcuno di cui avrei potuto fare a meno, se non fosse che mi è toccato averlo sui coglioni. Perché i soldini mi servono per riuscire a vivere dignitosamente e avere dei momenti come quello di cui sto andando a parlare. Ma non ha ancora capito che ci sono cose che prendo in considerazione solo per un piglio personale, senza che però mi freghino poco più che un cazzo. E che sia rigorosamente il mio. Perché non mi piace passare per imbecille o peggio, per pecora. Andasse affanculo lui e le frustrazioni che si porta dentro. Ho capito che esseri di questo tipo non hanno alcunché da fare che cercare di rendere la vita altrui come la loro: una merda.
Quindi è con "viva e vibrante soddisfazione" (cit.) che annuncio che il 14 Aprile partirò per la prima, fantastica, spero divertentissima e magnifica trasferta al Nurburgring di quest'anno. Ho scritto una mail ad Edgar che, non lo fa quasi mai, mi ha risposto subito, confermando che c'è la mia solita camera. Che figata! Sabato caricherò la moto e via per cinque giorni in quel paradiso che è l'Inferno Verde.
Ci leggiamo presto!!!

sabato 9 marzo 2013

Quest'anno ho preso le precauzioni

No,no. Non sto parlando del vaccino contro l'influenza. Ne di anticoncezionali. Anche perchè il preservativo è un bel pezzo che non lo uso più... Fortunatamente, aggiungo. E' così fastidioso... 
Mi accingo a parlare delle protezioni che usiamo noi motociclisti, per farci meno male in caso di malaugurato contatto con l'asfalto. Chi mi segue, sa che l'anno scorso ho preso un bello spavento, che ha avuto come conseguenza una miriade di pensieri riguardanti l'opportunità o meno di continuare a girare nella Nordschleife in moto. Mi sono macerato nel profondo dell' animo. In quest'ultimo intimo luogo, ragione e sentimento hanno combattuto strenuamente. La prima urlava di convertirmi alle quattro ruote, mentre il secondo camminava sculettando come una affascinante donna dicendomi che due ruote sono meglio di quattro. Alla fine il sentimento ha avuto la meglio. Ad una condizione. Che mi equipaggi al meglio per diminuire quanto più possibile le probabilità di ammazzarmi o farmi seriamente male. Così ho iniziato una ricerca rivolta all'implementamento dell'armatura. Ed alla fine la mia dolce metà ha anticipato il regalo di compleanno donandomi mi questo:
 
 
 
 
e questo (pensavo che la protezione per il coccige mi avrebbe fatto da pannolino, ma sta dove deve stare e non da il benchè minimo fastidio; se fortunatamente o sfortunatamente lo lascio decidere a voi...):
 
 
 
 
 




Ai quali ho aggiunto questo (sotto il quale terrò comunque il paraschiena rigido):







 


 
 

 
 
 



Una nota per chi volesse acquistare il motoairbag: se avete la tuta con la gobba, viene altamente consigliato di rimuoverla (la gobba, non la tuta). Io l'ho fatto.

E ora Nurburgring, a me!!!