La Vita è Tutta Una Traiettoria

La Vita è Tutta Una Traiettoria

mercoledì 3 aprile 2024

I pizzoccheri.

Le ultime esperienze nei ristoranti della nostra zona sono state una delusione continua. Sono arrivati a fare pagare un piatto di pizzoccheri 12 euro con una qualità che definire mediocre è un complimento. Il formaggio è in quantità ridicole ed è sempre quello sbagliato (viene usato quello che costa meno o che viene prodotto in proprio in alcuni agriturismi ma che non c'entra una mazza con quello che andrebbe utilizzato), l'aglio non esiste e il burro è desaparecido.
Abbiamo deciso che non andremo più a farci prendere per il culo. La mia dolce metà è molto più brava di tutti quelli che si atteggiano a cuochi professionisti.
5 etti di pasta, 5 etti di formaggi (nel caso dei pizzoccheri nella foto sono stati usati casera, pizzoccherina e latteria, in quanto il bitto non era disponibile) burro della Valtellina e aglio per ammazzare i batteri nel giro di un paio di metri e che ti tornerà su anche il giorno dopo. Bottiglia di Grumello e in culo tutti gli pseudo ristoranti "tipici".




martedì 13 febbraio 2024

Kawasaki Z1000SX addio, bentornata BMW.

Ebbene sì. Dopo 6 anni e nemmeno 17000 km, le ho detto addio. A dirla tutta avrei avuto l'occasione di poterla vendere l'anno scorso a quasi 1000 euro in più, però tutta la componente elettronica della Z1000SX ha avuto il sopravvento e ho rinunciato. Ma questa volta non ho avuto esitazione. Ho messo nuovamente l'annuncio ed è andata via. Sono stati 6 anni di passione, quella di Gesù. Non sono mai stato in sintonia con quella moto. Le sospensioni in modalità standard facevano schifo e la moto sembrava ubriaca. Poco male, sarebbe bastato precaricare di qua, frenare il ritorno di là e si sarebbe aggiustato tutto. Sarebbe. Invece, nonostante tutto il lavoro di sistemazione, arrivato ad un certo punto di una qualsiasi piega, la moto sembrava volesse scappare. Non c'è stato verso di fare passare questa sensazione. Niente. In giro vedevo gente che chiudeva la gomma posteriore quasi fosse un proforma, gente che faceva pieghe della madonna senza un problema, mentre io avevo sempre il "centimetro della vergogna". Non importa che tipo di pneumatico montassi, quel centimetro è stato sempre lì, proprio per quella maledettissima sensazione dell'anteriore che avrebbe potuto mollare. Quindi non rimaneva altro che venderla. E così è stato. Per la prima volta nella mia vita di motociclista, senza alcun pentimento anzi con il sorriso sulle labbra. Contento. Al suo posto, dopo pochissimo, a fine Gennaio, è arrivata una splendida BMW K1300R. L'ho guidata giusto i chilometri per portarla da Brescia a casa, ma la differenza con la Z1000SX l'ho già avvertita. E ancora con il sorriso sulle labbra. Felice. Ora ho sospeso l'assicurazione e quando arriverà l'inizio di Aprile, la riattiverò e le farò fare un bel tagliandone. Ho anche in previsione di togliere gli ammortizzatori con l'ESA e mettere 2 sospensioni normali, dopo averle fatte revisionare. Non vedo l'ora di godermela. Per il momento le ho fatto un book fotografico.


 



































martedì 13 agosto 2019

Nurburgring. 06 Settembre 2017.

Questo è il seguito del post "Nurburgring. Ultimo capitolo". L'ho tenuto lì, in attesa che mi venisse la voglia di schiacciare sul tastino "pubblica". Per tanti motivi. Che non sto a spiegare, anche perché credo che non freghi una beata fava. E dopo quasi 2 anni, eccolo. 
Ringrazio Andrea Mengo Meneghini per avermi fatto venire la voglia di postarlo, anche se ricordare quei momenti mi brucia ancora parecchio, perché il fatto ha messo la parola "fine" ad un idillio che durava da 10 fantastici anni. Buona lettura.



Purtroppo la vita insegna che dopo la salita, quasi sempre c'è sempre una discesa. E come diceva Forrest Gump, "la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita".
Siamo al giorno successivo. È il 06 Settembre 2017. Tempo accettabile per tutta la giornata. Ma che si annuvola progressivamente. Stupidamente, nonostante abbia visto che il tempo non sia proprio il massimo,  poco prima dell'apertura del Ring entro nell'ufficio per ricaricare la tessera di altri 4 giri. E appena esco dall'ufficio, alcune gocce si posano sulla visiera. Cazzo! L'istinto mi dice che è meglio che me ne torni al B&B a caricare la moto sul carrellino. Anche perché i giri, con il nuovo regolamento non hanno scadenza, ma mi secca tornarmene a casa con ancora 4 giri, quindi rientro nell'ufficio e chiedo se posso avere il rimborso. La risposta è negativa. Chiedo ad un paio di persone se li vogliono, ma niente da fare. A quel punto avrei dovuto comunque andarmene. Invece, nonostante il mio istinto mi URLI di ritornare al B&B, decido che un giro lo posso anche fare. Quindi faccio scaldare olio e pneumatici nei dintorni e poi entro. Questo è quello che succede.





Cado, rotolo e mi rialzo dolorante. Faccio fatica a respirare. Ho preso una bella botta allo sterno. Tempo qualche minuto mi riprendo e vado a vedere la moto.















Sono sorpreso, sbigottito, incazzato! Come cazzo è potuto succedere?!?!?!?!? Andavo a novanta all'ora e non ho toccato ne freni ne gas!!!! Spero che sia solo un brutto sogno, ma scopro che non è così. Arriva un'auto dell'organizzazione del Nurburgring con all'interno 2 marshall. Uno dei due mi comunica che è a conoscenza del fatto che poco più avanti, vicino al "Piccolo Karussell" c'è un'autovettura ferma che ha perso liquidi. Bene! Chiedo, almeno una ventina di volte, di mandare qualche altro marshall ad acquisire il numero di targa dell'auto ferma, in modo che poi io possa essere rimborsato degli ingenti danni subiti. Mi rassicura dicendomi che è tutto in ordine, ma la targa non arriva. Anzi continua a comunicare con chissàchicazzo qualcosa che io non posso capire, ma che capirò più avanti, una volta tornato a casa. Bastardo!!! Nel frattempo interviene l'ambulanza e la Polizei. Dopo il controllo in ambulanza (per loro è tutto ok), devo avere a che fare con un agente della Polizei al quale si affiancano 3 tizi facenti parte all'organizzazione del Nurburgring, uno dei quali è una sorta di direttore. Bene, anzi male. Loro sentenziano che sull'asfalto non c'è traccia di alcun liquido e che quindi è tutta colpa mia. Il poliziotto si spinge oltre e mi dice: "In my opinion you were too fast", mentre l'altro genio del direttore aggiunge che c'è della gomma lasciata dagli pneumatici della BMW Riding Experience che, visto l'umidità, è diventata scivolosa come si fosse sul ghiaccio e che non è una cosa poi così strana. Ma cosa cazzo state dicendo?!?!?!? Al coso in divisa (si perché uno che si comporta così, non posso chiamarlo poliziotto) rispondo che ho il video. Mi invita a portarglielo in visione presso la stazione di polizia ad Adenau. Mentre al diversamente intelligente del direttore dico che, sapendo la situazione dell'asfalto in alcuni punti, l'organizzazione avrebbe potuto avvertire, a mezzo cartellone luminoso all'ingresso, che c'era pericolo. Intanto arriva il carro attrezzi di Bongard. L'unico carro attrezzi autorizzato a raccattare quello che si rompe o si ferma dentro il Ring. Chiedo all'autista, se può portare la moto presso il B&B dove alloggio. Risposta affermativa, a patto che saldi subito il conto di poco meno di 500 euro in contanti... Cooosa?!?!? Rispondo di avere l'assicurazione, ma a lui gliene fotte una beata minchia. Arriviamo presso il capannone della iena e vado in ufficio. Se voglio che loro portino la moto presso il B&B devo pagare in contanti. Anzi vogliono che io paghi in contanti a prescindere. Al che, visibilmente incazzato, gli dico di tenersi pure la moto e di rivendersela. Aggiungendo un bel vaffanculo al momento di lasciare quell'ufficio del cazzo! 
La moto verrà successivamente rimpatriata a spese dell'assistenza stradale per la quale pago una quota in più nella mia assicurazione. Poco fuori trovo un gentilissimo automobilista che mi porta fino al B&B. Mi faccio una doccia e vado alla stazione di polizia. Spiego la situazione ai 2 agenti presenti al momento nell'ufficio (che non sono gli stessi intervenuti al Ring) e faccio vedere loro il filmato. Faccia attonita: si rendono conto che non andavo affatto forte e che la caduta è davvero strana. Chiedo loro se sia il caso di fare una copia del filmato da allegare al report che redigeranno gli altri 2 agenti intervenuti, ma dicono non sia necessario, che è sufficiente così. Strano. Io ed un agente ci facciamo una sigaretta parliamo del più e del meno e poi me ne vado. Ho fame. Finita la cena, però, il dolore allo sterno aumenta. Chiedo al ristoratore dove sia il primo ospedale. Egli risponde che a 300 metri dal ristorante ce n'è uno. Entro in ospedale, spiego la situazione e subito mi fanno un'ecografia e le lastre. Risultato: 2 costole rotte di cui 1 in maniera scomposta. Dopo una notte passata in ospedale attaccato alle flebo antidolorifiche, firmo per uscire. Loro vorrebbero tenermi un altro giorno. Io no. Sistemo le valigie, Edgar mi da una mano a metterle in auto e parto per tornare a casa.
Dovrò stare 30 giorni a casa, salvo complicazioni. Mi riguardo il filmato più volte dal quale estrapolo 3 frame, dai quali si evince che ci fosse qualcosa sull'asfalto e l'impressione che abbiano voluto coprire qualcuno si fa sempre meno impressione e più certezza. 












Nel frattempo riesco a conoscere, a mezzo FB, un ragazzo, il quale afferma di aver visto me un istante dopo la caduta e poco avanti l'autovettura che avrebbe perso qualcosa e reso scivoloso il tratto sul quale sono caduto. Della quale mi ha fatto avere una foto di quelle che fanno all'interno del Ring. Inoltre mi scrive che l'autovettura in questione è stata da lui vista uscire sulle sue ruote a velocità ridottissima e con il cofano un po' aperto, mezzora dopo la chiusura del tracciato per via del mio incidente. Io sono riuscito a trovare 39 foto in cui il tizio rimane fermo senza che possa muovere il mezzo, con il giacchetto fluo e fuori dall'autovettura, dalle 17:51 alle 18:04. Poi è stato chiuso il tracciato. Ricapitoliamo: il tizio con l'autovettura ha un problema e semina qualcosa sull'asfalto e poi si ferma in panne, senza che l'auto possa procedere oltre. Io arrivo e cado sopra ciò che egli ha seminato. Arrivano i primi commissari che si fermano con me e mi avvisano dell'auto ferma la quale (detto da loro) ha perso qualcosa. Altri commissari vanno dall'auto ferma per prendere la targa da comunicare al sottoscritto. Cosa che non avviene. Anzi l'auto (vista uscire dal motociclista con cui sono in contatto) viene messa in condizione di abbandonare, quatta quatta aggiungo, il tracciato. L'ho scritto all'organizzazione (aggiungerei anche un aggettivo dispregiativo, ma evito) ed alla Polizei, ma se ne sbattono. Neanche a dirlo sono deluso da tutta questa situazione. Dopo 10 anni e 279 giri, fine dei giochi nella Nordschleife. 2 incidenti, altrettante moto distrutte, e a sto giro 2 costole rotte con conseguente stop di un mese, pesano negativamente. Fossi stato ricco, la cosa mi avrebbe solo sfiorato. Ma sono un lavoratore dipendente che deve portare a casa la pagnotta per tutta la famiglia. Questa botta mi ha fatto definitivamente capire, che non mi posso permettere certi lussi.  Il Nurburgring su due ruote non mi vedrà mai più. Rischio di meno andando in strada. Ma neppure su quattro. Visto il comportamento, in caso di problemi, da parte delle iene del Nurburgring e della "solerte ed efficiente" Polizei. Quando ci sono danaro ed interessi di mezzo, non c'è nazionalità che tenga. 

venerdì 6 aprile 2018

Ecco a voi la nuova arrivata!

È dal 21 Dicembre dello scorso anno che ce l'ho in garage. L'ho messa sotto un vecchio copri-divano che ho sempre usato per coprire le mie moto. Di tanto in tanto sono entrato in garage, ho alzato la copertina e ho guardato le sue belle forme. Piano piano, per non destarla dal suo sonno. L'ho fatta immatricolare il 10 Gennaio, ma solo ieri le abbiamo fatto fare i primi chilometri. Niente di trascendentale. Dopo pranzo, io e la mia dolce metà, con una giornata spettacolare, siamo arrivati fino ad Argegno. La prima accensione è stata emozionante. E pure il resto dei (pochi) chilometri fatti. Nonostante fossimo in due, e con le regolazioni delle sospensioni standard, la Kawasaki Z1000SX, ha già fatto vedere di essere una gran bella moto. Per il momento tocca sottostare al rodaggio: al massimo 4000 giri per i primi (lunghi) 800 chilometri. Poi fino a 6000 giri per i restanti 800 chilometri. È un po' come scopare mettendo metà dell'uccello al calduccio, ma reputo sia una giusta croce alla quale si debba sottostare. Questo periodo di rodaggio servirà anche a me per acquistare la necessaria confidenza con questa belva. Ora il video della primissima messa in moto e qualche foto.



























Benvenuta!!!

martedì 20 marzo 2018

Ma quando?

Arriva sta cazzo di primavera? Quando potremo vedere almeno 15 fottutissimi gradi??? Anche perché quest'anno c'è una novità. Posso anticipare che la VFR è stata sostituita con un (molto) più performante oggetto del desiderio a due ruote. Chi mi conosce sa già di cosa si tratta. Chi ha l'ardire di capitare di tanto in tanto in questo blog, dovrà aspettare che arrivi il bel tempo cosicché possa attivare l'assicurazione, andare a fare un giro e scattare qualche bella foto. A proposito di giri in moto, quest'anno niente Nurburgring. Almeno non da protagonista. Come avevo già anticipato con l'ultimo post, non vi metterò più una ruota. Però non lo eliminerò del tutto. Mi permetterò il lusso di fare da spettatore, di godermi l'aria della Nordschleife, senza avere l'ansia di dover girare in un posto dove sarebbe facile farsi davvero del male. Mi godrò il contorno. Da turista. Vediamo come andrà. Magari mi piacerà anche così. Vedremo. E visto che risparmierò molti soldi non facendo le trasferte al Ring, in bilancio metterò molti più giri turistici, sia da solo che con la mia dolce metà. Assecondati dalla nuova cavalcatura, che si presterà anche a tale scopo. I passi della Svizzera, della Francia, Austria, insomma vedremo di non farci mancare nulla. Sempre che sto tempo voglia cambiare al meglio e permetterci di goderci mille nuove avventure. A presto!











sabato 7 ottobre 2017

Nurburgring. Ultimo capitolo.

Dopo aver lasciato perdere nel periodo delle vacanze precedenti, questa volta mi sono lasciato ingolosire. Avevo un conto in sospeso con la Nordschleife. Dovevo testare il mio coraggio sulle 73 curve più belle del mondo. Non sarei riuscito a passare il periodo invernale con questo tarlo nella testa. Quindi il 3 Settembre ho avvisato Edgar ed il 4 sono partito. Questa volta mi sono fatto prestare il carrellino dal mio amico Enrico su cui ho caricato la moto. Non avevo voglia di prendere pioggia e di sciropparmi 9 ore sulla sella della, seppur comoda, VFR.  Il viaggio è stato, come al solito, una palla. Arrivo al B&B verso le 18,45. Scarico la moto con l'aiuto del sempre gentilissimo Edgar, porto i bagagli in camera e poi doccia e cena. Vado a mangiare al ristorante "27" (ex ristorante "Da Giulia" vicino alla seconda entrata del Ring). Incontro Maurizio e Tristan, i proprietari. Dopo i convenevoli, ceno, due chiacchiere e poi me ne vado a nanna. 
Il giorno dopo l'ora di entrare arriva in un batter d'occhio. Sono le 17,15 e sono nel parcheggio del Ring. L'altoparlante tuona: "Nordschleife is open". Bene. Anzi male. Ho paura. Una fottutissima paura. Sono solo con me stesso. Nessuno che mi possa gettare una fune per uscire da quel cazzo di pozzo colmo di paura. Prendo tutto il coraggio che ho in quel preciso istante ed entro. Faccio un primo giro di merda. I millimetri presenti sulla ruota posteriore a fine spalla sono rimasti gli stessi. Non uno di meno. Ho guidato malissimo. Mi riposo un po' e poi entro per il secondo giro. Va meglio, ma sono lontano dall'essere soddisfatto. Ho altri due giri nella tessera. Aspetto un po' di più rispetto a prima. Voglio vedere se 'sti dementi finiscono di sostituire il guardrail in un tratto del circuito. Puttana miseria, ti do 25 euro per un giro e tu, organizzazione di merda, me lo rovini con la sostituzione dei guardrail?!?!?!? Ma niente. Nonostante aspetti più di mezzora, gli operai sono ancora lì. Lo so perché sullo schermo all'entrata il tratto incriminato lampeggia di giallo come la freccia di una moto. Il tempo, tra l'altro, sta cambiando in peggio. Quindi decido di spararmi gli ultimi 2 giri della tessera uno via l'altro. Il terzo giro molto bene, ma il quarto è "molto benissimo"! Riprendo la necessaria confidenza piegando fino a toccare ginocchio e piolini delle pedane. Riesco ad utilizzare le giuste marce e far correre la moto come si deve ed alla fine faccio 2 bellissimi, anche se non velocissimi, giri. Il V4 della VFR urla di gioia tra le curve di questo sinuoso nastro d'asfalto, ed i miei sensi godono di tutto questo. Il giorno dopo, guardando il video del 4° giro scopro di averlo fatto in circa 9 minuti, al netto del rallentamento nel tratto della sostituzione del guardrail. Sono lontanissimo dai tempi fatti con la K1200R ma non me ne frega un cazzo. Mi sono divertito e sono riuscito ad uscire da quel pozzo di paura. E comunque sono sempre più veloce di Enrico (Paracarro) sulla sua Honda CBR 1100 XX. :-)))  Questo il video.

 





Posso tornare al B&B a farmi una bella doccia e andare a fare un'altrettanto buonissima cena. Il mio morale è alto. Anzi altissimo. La sera stessa prima di andare a rifocillarmi, c'è una luna da favola da immortalare. 












Finisco qui il racconto. Ciò che succede il giorno successivo, mi fa cadere letteralmente i coglioni. Voglio ricordare la Nordschleife con quell'ultimo giro. Lo so non è il massimo. Ma questa volta devo tagliare in maniera brutale. Sappiate solo una cosa: al Nurburgring, durante la cosiddetta "circolazione turistica", non ci metterò più una ruota. Che sia di moto, auto o triciclo. Ho capito che l'organizzazione del Nurburgring se la può andare a prendere nel culo insieme alla polizei di Adenau. E il primo tedesco a cui sentirò dire "italiano, pizza, mandolino e mafia", darò uno schiaffo a mano aperta talmente forte che sentiranno il ciocco a chilometri di distanza. Ho dentro me rabbia e delusione. Mi permetterò solo di andare a fare da spettatore. Perché il luogo ed alcune persone che ci vivono, meritano. Mentre i pezzi informi di materia organica anfibia che gestiscono il carrozzone del Ring, no. Loro i miei soldi li vedranno con un telescopio. Ed anche bello potente. Ed esorto tutti quelli che vorranno andare a girarci, sempre in modalità "circolazione turistica", a lasciare perdere. A meno che non si vogliano cimentare in una roulette russa.  


lunedì 28 agosto 2017

E anche Quellidellelica...

...sono diventati una succursale della ditta rossi valentino & C. Insomma non ce n'è uno che si salvi. Una vita dura per chi non digerisce il biondino giallo bardato
E non c'è forum in cui si possa esprimere la propria posizione anti-rossi, senza che si venga attaccati. Guai! Avevo già scritto circa quelli di daidegas. Ora mi tocca scrivere di Quellidellelica. A sto giro, come al solito, il motivo del "contendere" era una gara della MotoGp. Per essere precisi, quella di ieri che si è svolta ad Assen. Questo il mio post: 


Opinione espressa in maniera del tutto pacata, ma ciò non è bastato a mettermi al riparo da attacchi. Ai quali ho risposto, sempre educatamente, ma con la voglia di prendere in giro:





Quando poi qualcuno, tra cui 2 moderatori, sono andati sul personale, dandomi del senza cervello, allora sono stato meno diplomatico:



Fare i fighi in gruppo nascondendosi dietro una tastiera è da mociosetti vigliacchi. Che poi si sta parlando di rossi non delle loro mogli, fidanzate o madri. Anzi credo che se a sti diversamente uomini gli trombassero le mogli, (e molti di loro se lo meriterebbero, sempre che le loro dolci metà non ci abbiano già pensato) non se la prenderebbero in quella maniera. Ma se gli tocchi rossi, diventano delle belve....da tastiera. Persone frustrate che vivono della vita di successi del loro beniamino, essendo molto pochi i propri. Il mio pensiero è rivolto in particolar modo a quei moderatori che credono di essere onnipotenti per il solo fatto di poter bannare e che invece di moderare, infiammano gli animi e arrivano perfino a dare del coglioni agli utenti scomodi, quando farebbero prima a guardarsi allo specchio.  Ecco qua:


Ma andate a farvi inculare da un superdotato. Sordo.
Fortunatamente non sono il solo. Purtroppo siamo la minoranza e dobbiamo subire quest'orda di gialloidi, che risultano essere più molesti di una setta religiosa.
Riporto il link dell'intera discussione (da pagina 8, post 180), così ognuno si fa la propria idea: http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=474522.
Comunque sia, non mollo. rossi ed i suoi fans giallini non mi piacciono e mai mi piaceranno. Sono disposto a sopportare qualche amico. Gli altri vadano a farsi fottere.





mercoledì 15 marzo 2017

Il ritorno della VFR.

Non sono mai stato senza una moto nel mio garage. Non è mai successo. O perlomeno è successo ma per un periodo limitato. La prima volta successe da Luglio del 1993 a Marzo/Aprile 1994. Dopo aver speso 12.500.000 delle vecchie lire per una Honda CBR 600 F nuova di pacca, un figlio di un'imponente puttana me la portò via da un parcheggio della mia città. E dopo la botta al Ring da Maggio 2016 a Gennaio 2017. In questo lasso di tempo, ho pensato davvero tanto a cosa poter prendere. Avrei voluto riprendere una Bmw K1200R o la K1300R, ma ci sarebbero voluti troppi soldi. Ho dovuto barcamenarmi tra un budget limitato e la necessità di avere un mezzo che mi consentisse di fare del turismo e qualche puntatina nella Nordschleife. E tira, molla e meseda, mi sono rituffato nel passato. La scelta quindi è caduta su una Honda VFR 800 del 2001. 51000 km. Color Blu China. Catalizzata. Che non vuol dire un cazzo, perché tanto rimane Euro1. Vabbè. La moto si presentava bene, ma il meccanico, da cui il vecchio proprietario portava la VFR, non è stato proprio il massimo riguardo la manutenzione, motivo per il quale è stato necessario ricorrere alle cure di un altro meccanico. Inoltre tale chilometraggio sapevo avrebbe richiesto il dover mettere mano a pezzi importanti come trasmissione, cuscinetti del cannotto di sterzo e sospensioni. Queste ultime, sia anteriore che posteriore, sono andate tra le sapienti mani di Luigi Rampoldi di Locate Varesino,. Per completare l'opera, ho fatto sostituire il manubrio originale con uno alto della ABM, ho fatto rifare la sella da Sellemotoinpelle di Seregno, ho fatto montare un treno di Bridgestone BT 016 PRO e comprato uno scarico della G.P.R. dal nome evocativo, Furore, che ho montato giusto ieri sera. Ci sarebbe un altro lavoro da menzionare, ma non lo faccio per non avere problemi. Tra una balla e l'altra è passato un mese e mezzo ed ora è pronta!
 
 
Così si presentava appena arrivata nel mio garage.
 
 
 




 
 

 
 

 
 



Così nella fase intermedia.







 
 
 
E questa è la versione definitiva.  



 
 


 
  
 


 
  
 


Alcuni particolari.






 
 
 


 
Bentornata VFR!